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L'azoto e la margherita

L’azoto è un gas ed è il principale componente dell’atmosfera terrestre. Ma sarebbe più corretto dire che l’azoto è un gas alla temperatura in cui noi viviamo, perché come gli altri elementi e composti può esistere nella forma solida e liquida. Per portarlo nella forma liquida, a pressione ambiente, bisogna raffreddarlo fino ad arrivare a -196°C. Questa infatti è la temperatura di ebollizione dell’azoto, sotto la quale diventa liquido e sopra la quale diventa il gas che conosciamo. Se togliamo dell’azoto liquido da un contenitore refrigerato o da un thermos (nel quale può conservarsi liquido per qualche ora), questo comincerà a riscaldarsi fino ad arrivare alla temperatura ambiente, quindi bollirà finché non sarà diventato tutto gas. Nel filmato è stato versato dell’azoto liquido in un vasetto e, prima che sia tutto evaporato, vi è stata immersa una margherita appena colta. Questa incomincia a raffreddarsi velocemente e quando viene estratta è dura e fragile, come fosse fatta di ghiaccio. Basta sbatterla sul piano di appoggio per vederla frantumarsi in tanti pezzettini e sbriciolarsi letteralmente. Molto probabilmente immergendo un dito e lasciandolo immerso nell’azoto liquido, non vedo perché non si debba verificare la stessa cosa!

 

 

Il pericoloso fosforo bianco

Nel 1669 Hennig Brand (l’alchimista scopritore del fosforo) sperimentò di persona la capacità del fosforo bianco di infiammarsi spontaneamente. In una lettera a Leibniz raccontò lui stesso che non fece null’altro che soffiare sulla mano in cui teneva un pezzetto dell’elemento per vederlo accendersi. Si sviluppò un fuoco così vivo che la pelle della sua mano fu bruciata, a tal punto che i suoi figli “urlavano e gridavano, tanto era terribile a vedersi”. Il fosforo bianco (detto anche fosforo giallo) viene conservato sott’acqua. Nel filmato un pezzetto dell’elemento viene posto all’aria aperta. Dopo qualche secondo questo si infiamma spontaneamente.

 

 

Levitazione magnetica

Il bismuto è uno dei corpi più diamagnetici; si comporta cioè in modo da respingere un flusso magnetico. Perciò un magnete potente fra due pezzi di bismuto, immerso in un campo magnetico di una certa forza, si solleva perché le due parti di bismuto lo respingono (ci sono altri tre magneti di uguali dimensioni posti al di sopra del pezzo superiore di bismuto, e quindi non visibili nel filmato). Il magnetino “galleggia” fra i due blocchetti di bismuto (il superiore è coperto da nastro adesivo).


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